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Federica Bock eventi IEN

Eventi Human Centric: intervista a Federica Bock, Managing Partner di Comyounica

Lunga esperienza nel settore eventi, ruoli diversificati, tanta passione, un’azienda che si rivolge alle persone per creare eventi fatti di persone.
Stiamo parlando di Federica Bock, co-founder, Managing Partner e Direttore Creativo di Comyounica, agenzia indipendente che organizza eventi e comunicazione integrata per fornire esperienze memorabili, in grado di colpire l’immaginario grazie a strategie ogni volta pensate, personalizzate, sognate.
Lasciamo da parte gli indugi e lasciamoci condurre da Federica attraverso la sua storia!

IEN eventi comyounica

Federica Bock, co-founder di Comyounica, da più di 20 anni nel settore degli eventi. La Federica bambina sognava di arrivare sin dove è arrivata oggi?

Se mi volto indietro direi che mi aspettavo tutto un altro percorso, quantomeno da bambina. Quando invece ho scelto di sposare questo mondo, stavo iniziando l’università, e l’ho vissuto come una vocazione. Non avevo in testa di gestire la mia società, ma ero consapevole di stare entrando in un mondo un po’ magico in cui mi volevo immergere, esattamente come Alice. Anche oggi, dopo 23 anni nel mondo della live communication, non smetto di stupirmi e di compiacermi per quello che creiamo e per il valore che puntiamo a trasferire a tutti i nostri clienti.

Dal 2019 Comyounica, agenzia specializzata in eventi, lancio di prodotti e comunicazione integrata, non ha mai smesso di crescere, tra collaborazioni con grandi nomi internazionali ed eventi su larghissima scala. Secondo la tua opinione, cosa ha portato a un tale successo?

Il successo di Comyounica è dovuto in primis a tre fattori.

L’ascolto attivo >> cerchiamo sempre di immedesimarci in chi abbiamo di fronte, nei suoi bisogni, come persona e come azienda. Studiamo tanto, ci immergiamo nei brand, ci confrontiamo, non abbiamo timore nel chiedere, per poi arrivare a una proposta che ci soddisfi a tutto tondo. Ascoltiamo e allo stesso tempo non ci esimiamo dal dire la nostra, dal consigliare, dall’essere partner attivi dei nostri clienti o prospect che siano.

La curiosità >> che si tratti di nuovi strumenti per comunicare, digitali o tecnologici. Che si tratti di nuove forme di collaborazione, con professionisti che condividono l’ufficio o che vivono a fusi orari totalmente ribaltati. Che si tratti ancora di competenze distanti da noi ma affini alle esigenze dei nostri clienti, la curiosità, la voglia di imparare e di sperimentare, ci caratterizza da sempre.

L’approccio human centric >> è il risultato della nostra volontà di porre sempre al centro le esigenze e le aspettative dei nostri clienti, dei loro partecipanti, così come delle persone a tutto tondo, a partire dal nostro team. I clienti si aspettano esperienze personalizzate e coinvolgenti, che tengano conto delle loro esigenze, dei loro obiettivi e delle loro aspettative. Per questo motivo mettiamo l’esperienza dei partecipanti al centro di tutto quello che facciamo, per creare eventi altamente personalizzati e coinvolgenti, che soddisfino le esigenze dei partecipanti e contribuiscano al successo dei nostri clienti.

Ti va di confessarci qual è l’aspetto più difficile del tuo mestiere?

Ti direi la capacità di delegare, di lasciare andare e fare in modo che il team più giovane prenda in mano il 100% di un progetto creativo, o di una produzione, senza avere la pretesa di conoscere il cliente meglio di chiunque altro, e con la consapevolezza che chi lavora per te, deve saperne molto più di te, e riuscire a stupirti.

Tecnica e creatività. Come coesistono questi aspetti nel tuo lavoro, e quali sono i compromessi che si devono affrontare per realizzare il Progetto Perfetto?

Sono due elementi che si contaminano a vicenda, e vanno a braccetto da sempre. La creatività deve poter essere messa a terra. Così come la tecnica è a supporto della creatività. Il confronto tra creativi e producer è importante sin dai momenti di brainstorming, e ancora più efficace quando portato avanti con la mente aperta e la voglia di esplorare da entrambe le parti.

Due topic caldissimi del settore: nuove tecnologie e sostenibilità. Secondo il tuo expertise, quali sono le relative esigenze e aspettative che nel futuro prossimo diventeranno imprescindibili nel tuo lavoro?

Parto dal secondo. Di sostenibilità se ne (stra)parla anche se siamo tutti consapevoli di quanto sia borderline definire un evento sostenibile. E per sostenibile non intendo la compensazione, ma la realizzazione dell’evento stesso. Detto ciò, l’impegno nel pensarlo e nel produrlo il più socialmente sostenibile possibile deve far parte del DNA di ciascuno di noi. Dai materiali, ai fornitori, alla riduzione degli sprechi, perfino ai mezzi di trasporto che usiamo per raggiungere la sede di un evento. Ogni singolo gesto può essere effettuato riducendo l’inquinamento che creiamo. La verità? Credo che manchi la cultura alla sostenibilità, e su questo, soprattutto pensando alle aspettative future, possiamo fare tantissimo.

Sul tema delle tecnologie, dobbiamo accoglierle e farle diventare il nostro miglior compagno di banco. Non parlo solo dell’intelligenza artificiale, di cui si sta stra parlando in questo periodo, ma anche di metaverso, di realtà virtuale, di viaggi nello spazio.

Ci sono tante opportunità, e altrettante nuove metriche. Il nostro compito è impararle, abbracciarle, e consigliare la soluzione più adatta per il successo dei nostri eventi.

Ti va di raccontarci il progetto più strano in assoluto a cui hai lavorato?

…quanto tempo ho per sceglierlo?

Attraversa lo specchio e sbuca dall’altra parte. Se non lavorasse nel mondo degli eventi, chi sarebbe e cosa farebbe Federica Bock?

Sarei una blogger di viaggi in bici per il mondo. Scriverei da ogni angolo del pianeta, con il mio zaino, il mio diario, e la mia immancabile bicicletta.

Un caloroso grazie a Federica per averci condiviso con noi la sua preziosa esperienza e il suo punto di vista che, ancora una volta, ci conferma come gli eventi esperienziali, in grado di mettere al centro le persone, siano una tendenza oramai consolidata e destinata ad assumere nuovi valori e nuove sfumature nel prossimo futuro.

Come già sapete, questo sarà uno degli argomenti caldi dell’edizione 2023 dell’Italian Events Network, con una sala dedicata in cui avremo l’occasione di approfondire questo tema, porre domande e conoscere come lo affrontano i professionisti.
Ci vediamo il 28 giugno!

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